Dal 19 al 20 giugno dottorandi e neodottori di ricerca, provenienti da università italiane e straniere e impegnati in progetti di ricerca di argomento dantesco, presenteranno a Bologna i risultati più originali delle loro ricerche: è la nona edizione di “Alma Dante – Seminario dottorale dantesco”, aperto a studentesse, studenti e a tutte le persone interessate, che si svolgerà dalle 9 nell'Aula Pascoli del Dipartimento di Filologia classica e Italianistica dell’Alma Mater (via Zamboni, 32).
Un nuovo importante appuntamento all’Alma Mater per gli studi su Dante, che segue la celebrazione dell’Alma Dantedì dello scorso 25 marzo con la serie di letture dantesche tenute da studentesse e studenti dell’Ateneo e di università italiane e internazionali.
La manifestazione, nata ufficialmente nel 2013, è stata una delle prime “graduate conferences” organizzate in Italia nell’ambito degli studi umanistici: della prima edizione, con quindici partecipanti provenienti da numerose università italiane e da quelle di Cambridge e Oxford, sono stati stampati anche gli atti (AlmaDante. Seminario dantesco 2013, a cura di Giuseppe Ledda e Filippo Zanini, Bologna, Alma Mater Studiorum, Università di Bologna, Dipartimento di Filologia classica e Italianistica - Edizioni Aspasia, 2015). Molti dei contributi presentati nelle edizioni successive hanno trovato spazio su riviste specialistiche.
Anche quest’anno le proposte arrivate sono state numerose e il comitato scientifico ha selezionato una trentina di relatori provenienti da università italiane e straniere, tra cui: Heinrich Heine Universität Düsseldorf, Universidad de Sevilla, University of Birgimgham, University of Bristol, University of Cambridge, University of Warwick, University College Cork, Charles University Praga, University of Notre Dame, City University of New York, University of Toronto, Pontificia Universidad Católica de Argentina.
Un’interessante novità di quest’anno è la partecipazione di neolaureati e laureandi bolognesi, impegnati in tesi dantesche e desiderosi di misurarsi con i colleghi dottorandi in vista di un loro possibile dottorato: un’occasione di confronto e di crescita che sicuramente sarà per loro estremamente preziosa.
I giovani studiosi selezionati dal Comitato scientifico presenteranno relazioni su tutti gli aspetti degli studi danteschi: la formazione intellettuale di Dante nella Firenze di fine Duecento e le opere precedenti la Commedia, con particolare attenzione per la Vita nova; aspetti complessivi della Commedia sul piano retorico e stilistico, narrativo e strutturale, con approfondimenti anche sulle relazioni con la cultura classica e con quella medievale sul piano letterario, scientifico, filosofico e teologico; affondi analitici su singoli episodi particolarmente rilevanti delle tre cantiche del poema.
Anche la secolare ricezione della Commedia avrà grande attenzione, con approfondimenti sulla fortuna tre-cinquecentesca e soprattutto otto-novecentesca del poema, non solo in ambito italiano, da Foscolo e Leopardi sino al molteplice dantismo di figure femminili protagoniste della poesia contemporanea come Amelia Rosselli, Patrizia Vicinelli e Antonella Anedda, ma anche in una dimensione internazionale, con suggestivi affondi sulla ricezione di Dante nella cultura boema, sul dialogo con il modello dantesco in importanti scrittrici inglesi dell’Ottocento come Frances Trollope, sino alle prospettive ipercontemporanee e interculturali aperte dalla tournée del musical La Divina Commedia in corso proprio in questi mesi in Cina.